Melchiorre Bega
In un periodo in cui l’architettura moderna si pone alla base delle trasformazioni economiche e urbane della città, grazie anche agli effetti dell’industrializzazione del Paese, e la borghesia industriale assume un ruolo primario nella diffusione delle idee e delle tecnologie più aggiornate, gli architetti vedono l’occasione di creare un nuovo gusto attraverso l’instaurazione di un sodalizio tra professionisti e imprenditori di grandi società industriali. Nel 1955 Attilio Monti, primo imprenditore italiano nel settore petrolifero, fonda la Società Immobiliare Galfa, il cui scopo era quello di realizzare la nuova sede della SAROM (Società Anonima Raffinazione Oli Minerali). Monti affidò l’incarico per la progettazione a Melchiorre Bega. Il grattacielo nacque su un lotto tra via Fare e via Galvani (da qui il nome GalFa), Bega progettò un semplice volume, la cui peculiarità è rappresentata, oltre che dai 102 m, dalla stereometria del suo volume, la cui semplicità espressiva determinata dall’involucro trasparente permette di guardare oltre la sua superficie, contrastando un’imposizione seriale. Inoltre, il cantiere della Torre Galfa rappresenterà un’evoluzione nel dibattito culturale, sensibile ai temi dell’economia e dell’edilizia nelle città industrializzate, infatti, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e l’industrializzazione dei processi costruttivi, descrissero la via da perseguire per tutte le nuove costruzioni nell’Italia del boom economico.
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Architect:
Melchiorre Bega (1898-1976)
Name of the building:
Torre Galfa
Site:
Via Gustavo Fara, via Luigi Galvani, Milan (IT)
Client:
Galfa Immobiliare, SAROM, BP
Contractors:
Sogene
Engineer:
Arturo Danusso (1880-1968), Pier Antonio Papini, Antonio Rognoni, Luigi Antonietti (1924-2010)
Other actors:
ISMES (realization of structural models);
Engineers Gianfelice Bortolini e Gaetano Altieri (curators of plant equipment); Engineers Pietro Giulio Bosisio (static test);
Engineers Giuseppe Casalis (construction manager);
Fratelli Greppi (design and implementation of facades);
Knoll international (office forniture).
Building permit:
1955 (first project variant);
1956, march (first variation project);
1956, july (issuance of building permit)
Start of construction works:
1956, october
Intermediate stages:
1958, august (second project variant)
End of construction works:
1959, january (official end of works);
1960, april 27 (inauguration of the skyscraper)
Construction system:
The Galfa Tower features a completely innovative construction system compared to the structural systems of the period. Its entire organism rises from a slab foundation within which oriented reinforced concrete masonry partitions are grafted, directed on the normal to the long side, with the function of absorbing all the loads bearing on the cantilevered floors, made of laterocement, that make up the entire building. An additional element that cooperates with the rest of the structural system is the elevator block. The envelope of the entire volume is made of curtainwall, with black and white anodized steel profiles. The black-colored mullions help to further amplify the slenderness of the tower, generating an optical e0ect from those viewing it from below. The internal partitions, where provided, are made of transparent crystal or wooden movable walls to provide more privacy.